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Progetti

Crisalide d'Argilla

Il laboratorio di ceramica “Crisalide d’Argilla”, operante nella sezione Femminile della Casa Circondariale di Bergamo, è nato nel 2011, come progetto scolastico proposto e condotto dall’insegnante prof.ssa Elena Maria Gotti, e dal 2018 è gestito dall’Associazione Carcere Territorio Bergamo A.P.S.

Le allieve che frequentano il laboratorio apprendono la tecnica della ceramica (manipolazione e decorazione) e creano opere di ceramica (vasi, piatti, lampade, orologi e sculture), partendo dall’ideazione del progetto sino alla realizzazione completa del manufatto.

Le opere prodotte nel laboratorio vengono portate fuori dal carcere in mostre allestite a Bergamo e nella Bergamasca, affinché la popolazione della città e provincia possa ammirare le creazioni in ceramica delle donne recluse e venire a conoscenza delle attività di recupero che si svolgono nel carcere di Bergamo.  Il laboratorio “Crisalide d’Argilla” si autofinanzia, grazie alle donazioni dei visitatori delle mostre che decidono di far entrare nella propria casa un’opera di ceramica delle donne detenute; ha inoltre ricevuto un finanziamento dall’Associazione HOMO che ha permesso la ristrutturazione del laboratorio e l’acquisto di nuovi mobili e scaffali.

L’attività artistica della ceramica è particolarmente indicata per coloro che vivono in una situazione di privazione ed emarginazione, in quanto proprio attraverso il contatto diretto mani-materia è possibile scaricare tensioni, dolori o vissuti che portano sofferenza e sensi di colpa. Riuscire a realizzare l’oggetto immaginato, assumendosi la responsabilità della sua forma, e sperimentare il processo tecnico e creativo aiuta a riscoprire capacità personali spesso inaspettate o dimenticate e costituisce esperienza di liberazione interiore e di speranza: “sarò visto attraverso le mie opere al di fuori di qui”. Chi è recluso vive spesso una condizione di autosvalutazione ed è gratificante sapere che le proprie opere saranno esposte al pubblico e che qualcuno le guarderà.

Nello specifico del carcere il fare ceramica costituisce un’opportunità ancor più apprezzata che altrove, in quanto è indipendente dal livello culturale o dal luogo di nascita dei partecipanti: non richiede conoscenza della lingua ed è un’esperienza aperta a raccogliere stimoli provenienti da etnie diverse. Infatti le donne che frequentano il laboratorio “Crisalide d’Argilla” sono sia italiane che straniere, sia di elevata cultura che analfabete, ma ognuna di loro riesce a far emergere la creatività e la sensibilità che ogni essere umano racchiude dentro di sè.